Aletta, una nostra studentessa ungherese, ci parla delle tradizioni e delle origini della Pasqua e di come viene festeggiata in Italia e nel mondo.
Per Pasqua i Cristiani ricordano la Resurrezione di Gesù Cristo e, secondo la tradizione, è un periodo di purificazione e di pentimento.
La storia della Pasqua, possiamo dire, che é un po' misteriosa.
A partire dall'origine del nome: in Italia si chiama Pasqua, in Spagna Pascua, in Francia Paques. Queste parole derivano dal nome ebraico pészah, che significa “passaggio”. Invece gli inglesi chiamano la festa Easter e i tedesci Ostern. Questi nomi derivano dal nome della dea germanica della primavera e della fertilitá. Lei si chiamava Ostera e la sua festa era durante l’Equinozio di Primavera.
In Ungheria la festa si chiama Húsvét che significa approssimativamente “prendiamo la carne da noi”, a sottolineare la fine della Quaresima di 40 giorni quando é di nuovo possibile mangiare carne.
Ma lasciamo adesso le parole e guardiamo un po’ il senso di questa festa.
La Pasqua é una festività “mobile” dato che la data varia di anno in anno. Ma nella cultura cristiana occidentale deve essere sempre tra il 22 marzo e il 25 aprile.
La fine del Carnevale, periodo in cui la gente festeggiava, mangiava, beveva tantissimo e si era divertita un sacco, arriva con il Martedi Grasso che è l’ultimo giorno quando è possibile ancora fare una bella cena con carne e mangiare fino al riempimento. Perché il giorno dopo, il Mercoledì delle Ceneri inizia il periodo della Quaresima che dura 40 giorni fino al giorno di Pasqua. Il senso della Quaresima è: diventare pulito, sia nel corpo che nell’anima.
Il Mercoledi delle Ceneri si iniziano ad “espiare i propri peccati”, e come segno i sacerdoti disegnano la croce di cenere sulla fronte dei fedeli. Questo momento significa rinascita, la possibilità della purificazione e di un nuovo inizio.
Ai giorni nostri, anche in Italia, la maggior parte delle persone religiose non segue la Quaresima per 40 giorni e mangia carne come al solito. Sono però rimaste altre abitudini della festa.
La prima domenica di Pasqua è la Domenica delle Palme, quando Gesù è entrata a Gerusalemme. Per ricordarsi di questo momento ci sono processioni in molti paesi. Da questo giorno inizia la Settimana Santa, di cui i giorni più importanti sono Giovedi Santo, Venerdi Santo e Domenica. Giovedi Santo, secondo la leggenda, le campane vanno a Roma…vanno a Roma a piangere Gesú..per questo non suonano più fino la vigilia, la sera di Sabato Santo.
Il Venerdi Santo é il giorno più profondo della Quaresima, quando, di solito, non si mangia carne. Questo è il giorno della crocifissone e la morte di Gesù. In passato in tanti posti era anche vietato cuocere il pane, per la paura che diventasse pietra. Nelle chiese si svolge la Passione, che illustra l’ultimo giorno di vita di Cristo.
La Domenica di Pasqua Gesù Cristo è risorto, le campane suonano di nuovo e vengono accese le candele di Pasqua.
Ma come si è capito dall'origine del nome, non erano solo i Cristiani a festeggiare questo periodo, ma anche i pagani, che celebravano la dea della primavera. E così per Pasqua troviamo anche simboli originariamente pagani. Per esempio l’uovo è un simbolo originalmente pagano: era il simbolo della fertilità, la vita nuova, e i Cristiani lo usano come simbolo della rinascita. Anche il coniglio era l’animale di Ostara e simbolo della fertilità, della primavera, e nella religione Cristiana era considerato un animale immondo e in seguito ripreso dalla tradizione cattolica. Invece l’agnello è un antico simbolo cristiano che rappresenta Gesú.
Nei prossimi articoli vi illustreremo come viene festeggiata la Pasqua nei diversi paesi del mondo.
Aletta
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