Quest’anno sono rimasta a Firenze per 10 settimane, infatti era il mio terzo soggiorno alla città. Tanto che alcune persone mi hanno domandato perché avevo deciso di rimanere così lungo in una città piccola che già conoscevo. Quello che i miei amici non capivano è che l’importanza di Firenze sta nella sua ricchezza storica e culturale e non nella sua misura geografica. Certo che già ero andata prima alla Galleria degli Uffizzi, già avevo visto il David, il Palazzo Pitti, la Ponte Vecchio e il Duomo. Ma per conoscere veramente Firenze ci vogliono più tempo e disponibilità. Per fortuna, stavolta ho avuto un aiuto fondamentale per scoprire il vero spirito di Firenze, questo gioiello del Rinascimento, questa città così piena di storie particolari e personaggi polemici. Alla Scuola Leonardo da Vinci ci sono due insegnanti che fanno delle visite guidade con gli studenti. Non ai posti che vanno i turisti, ma a locali storici che non vanno visitati per molti. Magari ci vuole un vero fiorentino per guidare uno straniero alla vera Firenze.
Con Antonella e Monica sono andata a visitare tante cose belle sulle quali non avevo mai letto una riga nelle guide turistiche. Le piccole chiese, per esempio, sono piene di opere d’arte sconosciute (almeno per chi non ha studiato storia dell’arte) e tesori nascosti agli occhi non abituati a vederli. Ho sentito parecchi storie che non avrei mai immaginato e ho visto dettagli che non avrei mai visto se fossi andata a quei posti da sola. Come dimenticare la visita alla Badia Fiorentina, dove in un singolo posto possiamo ammirare opere d’arte di stile e secoli diversi? Come non sentirsi speciali quando si vede uno dei ultimi artigiani della tradizionale carta fiorentina metterla nella tinta e colorarla con dei disegni bellissimi davanti ai nostri spaventati occhi? Come non divertirsi nel giro per la città mentre ascoltiamo le storie di passioni, tradimento e petegolezzi dei potenti di tempi passati? Insomma, potrei fare un a lunghissima lista di tutto quello che ho visto di interessante. Non sono mai andata a una visita sia con Antonella sia con Monica che non mi fosse piaciuta. Più che semplicemente guidade gli studenti, queste due insegnanti (che oltre ad essere insegnanti di italiano hanno studiato storia e storia dell’arte) fanno delle visite bellissime perché sono veramente innamorate della loro città e fieri del suo passato glorioso. E è questo che fa con che anche le persone che non sono particolarmente interessate in arte vengano volentieri alle loro visite.
Dopo esser andata via, penso che anch’io adesso sia un po’ fiorentina. Perché mi sono immersa nel suo spirito, nella sua storia, nei suoi valori. Ringrazio tantissimo a queste due bravissime donne e spero di un giorno avere nuove opportunità di conoscere altre parti di Firenze insieme a loro.
Erika Liporaci, Brasile.
Scuola Leonardo da Vinci Florence
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