museum of Alpignano

Alpignano: un viaggio nel tempo fra elettricità ed editoria

Non serve andare lontano per scoprire un mondo. Così è successo a noi esplorando la provincia di Torino per organizzare nuove gite per i nostri studenti.

Ci siamo sempre chiesti perché la lampadina accesa fosse il simbolo delle idee geniali e ci siamo ritrovati ad Alpignano, ad appena 15 minuti di treno da Torino. La città, infatti, fino al 2006 era la capitale piemontese delle lampadine.

Cercando l’origine dell’espressione “mi si è accesa la lampadina” che, in italiano, significa aver avuto all’improvviso un’idea che dà risposta o soluzione ad un periodo di confusione, ci siamo imbattuti nella storia dell’invenzione di questo oggetto di uso quotidiano. Abbiamo scoperto che, quando Edison inventò la lampada a incandescenza, iniziò ad essere rappresentato dai media dell’epoca con una lampadina in mano. In questo modo la lampadina passò a indicare il genio di Edison e finì con il simboleggiare le idee in generale.

Il fatto per noi più interessante, però, è che l’invenzione della lampadina Edison se la contende con il nostrano Alessandro Cruto che, nel 1880, riuscì a produrre un filamento di grafite adatto alla costruzione di lampade elettriche ad incandescenza che emettevano una bella luce bianca. La lampadina di Cruto, il cui rendimento era superiore a quella di Edison, ebbe un tale successo che, dopo averla presentata all’Esposizione di Elettricità di Monaco di Baviera del 1882 e all’Esposizione Nazionale di Torino del 1884, fu necessario aprire uno stabilimento produttivo ad Alpignano. L’azienda fu in grado di raggiungere una produzione di 1000 lampadine al giorno e venne rilevata nel 1927 dalla Philips dando per quasi un secolo una grande spinta all’economia di Alpignano. Ancora oggi il legame di Alpignano con questo oggetto viene ricordato da un tipico dolce locale che si chiama Lampadina e che ne ha anche la forma. Nell’opificio fatto costruire da Alessandro Cruto, inoltre, ha sede l’Ecomuseo Sogno di Luce per ripercorrere la storia della luce e dell’illuminazione.

Ma le buone idee ad Alpignano non le ebbe solo Alessandro Cruto…

Infatti, nel 1960 venne inaugurata la sede italiana della casa editrice, fondata a Parigi nel 1938, da Alberto Tallone, a cui il poeta Pablo Neruda Pablo Neruda affidò la pubblicazione di alcuni suoi inediti. Le edizioni Tallone, interamente composte a mano seguendo la tecnica di stampa inventata da Gutenberg, rappresentano oggi l’eccellenza dell’editoria di pregio: copie numerate e tirature limitate fanno di questi libri ambiti oggetti da collezione. Non a caso nel 1988 la casa editrice fu premiata a Lipsia con un riconoscimento onorario nell’ambito del concorso per il libro graficamente più bello del mondo.

La casa editrice possiede l’atelier tipografico tuttora funzionante più antico d’Europa. Annesso al laboratorio si trova l’archivio tipografico, che contiene una ricca collezione dei caratteri che hanno fatto la storia della pubblicità e del design del Novecento. Varcare la soglia del cancello del parco in cui sorge la casa editrice, e in cui è custodita anche la più antica locomotiva a vapore conservata in Italia, significa intraprendere un altro straordinario viaggio nel tempo.

Come dicevamo all’inizio, non serve andare lontano per scoprire un mondo. Anzi due.

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