Study in Rome: la Sapienza

Studiare a Roma: in giro per l’Università di Roma “La Sapienza”

Level B1

C’è qualcosa di speciale nei primi giorni di settembre. Abituati a far coincidere agosto con il mese delle vacanze, settembre corrisponde al grande rientro dai luoghi di villeggiatura. La lunga estate caldissima inizia a spegnersi gradualmente sotto la frescura delle prime piogge. Le città deserte si ripopolano e già dalla seconda settimana del mese ritorna il traffico per le strade, i negozi riaprono, le vie si rianimano. Questo è anche il mese della riapertura delle scuole per bambini e ragazzi. È un po’ come un secondo Capodanno, un nuovo inizio. La prima pioggia che batte sui vetri dopo mesi di siccità, il vento fresco, il profumo dei libri nuovi, astucci e quaderni appena comprati, portano con sé quella sensazione tutta speciale delle cose che ricominciano.

Anche per gli studenti universitari settembre è tempo di nuovi inizi. Le università cominciano a riempirsi di nuove matricole pronte a sostenere i test d’ingresso per accedere ai diversi corsi di studio. Molte facoltà sono dette “a numero chiuso”, questo significa che solo un ristretto numero di studenti avrà la possibilità di superare il test e immatricolarsi.

Tra i tanti atenei, il più importante è sicuramente l’Università di Roma “La Sapienza”, che proprio quest’estate, il 15 agosto 2024, si è posizionata tra le prime 150 università del mondo, secondo la classifica pubblicata dall’Academic Ranking of World Universities. Si tratta dell’unica tra le università italiane in questa fascia. Inoltre, sempre quest’anno, la classifica per materie dell’agenzia QS ha collocato La Sapienza al primo posto mondiale in Classics & Ancient History. Con i suoi 100.000 studenti, si tratta della prima università d’Italia anche per numero di iscritti.

L’arrivo dell’autunno coincide con la ripresa delle lezioni nell’ateneo. Gli insegnanti tornano in cattedra, le biblioteche, i corridoi e gli uffici si riempiono, le aule si affollano. Alcune sono così piene che gli studenti seguono le lezioni seduti a terra o appoggiati ai davanzali delle finestre.

La sede principale dell’Università coincide con il Campus, situato nel quartiere Tiburtino. In piena dittatura fascista, nel 1935 Benito Mussolini inaugura la Città Universitaria alla presenza del re Vittorio Emanuele III. Costruita in stile razionalista, è un iconico esempio di architettura di regime. L’entrata principale è in piazzale Aldo Moro. Il monumentale portico di colonne in cemento armato fa da portale d’ingresso. Da qui un lungo viale, sul quale si snodano i palazzi di Ortopedia, Chimica, Ingegneria e Fisica, porta al Palazzo del Rettorato, di fronte al quale svetta la statua di Minerva, dea della saggezza e dello studio nell’antica Roma, scelta come simbolo dell’ateneo.
Narra una leggenda che non bisogna mai guardare la dea negli occhi, pena il non superamento degli esami e la bocciatura assicurata. Questo comporta il dover percorrere il lungo viale a testa bassa, con la netta impressione che, nonostante i nostri sforzi per evitare di incrociarne gli occhi, lei invece ci stia osservando dall’alto in basso con il suo sguardo austero.

Nel Palazzo del Rettorato, alle spalle della Minerva, si trovano la Biblioteca Alessandrina e l’Aula Magna. Alla sua sinistra è presente il palazzo di Giurisprudenza, mentre a destra quello della facoltà di Lettere e Filosofia. Qui si studiano la Divina Commedia di Dante Alighieri e tanti altri capolavori della letteratura italiana. Nel sotterraneo di Lettere c’è l’ampia Gipsoteca, un singolare luogo di studio. Qui la sensazione è quella di poter studiare all’interno di un museo, in quanto i tavoli sono circondati da riproduzioni di statue di epoca greco-romana in gesso dal periodo arcaico all’ellenismo. Avete mai sfogliato un libro osservati da un Ercole in formato gigante?

Il Campus è davvero grande, al suo interno si trovano gli edifici di Scienze Politiche e Statistiche, oltre ai bar, un asilo nido, uffici postali, una banca, una chiesa, molte biblioteche e il grande prato dove gli studenti si sdraiano con un libro in mano nelle giornate di sole.

La Sapienza non si limita alla sola Città Universitaria, le sue sedi sono sparse un po’ in tutta Roma. Psicologia è nel quartiere San Lorenzo, Architettura vicino all’Ara Pacis. La facoltà di Lingue e Filosofia si trova nella splendida Villa Mirafiori, residenza della “bella Rosina”, moglie morganatica del primo re d’Italia, Vittorio Emanuele II. L’edificio è in stile neo-rinascimentale, circondato da un ampio giardino. Qui gli studenti di lingue passeggiano, libri alla mano, tra corridoi e ampie vetrate decorate con motivi floreali, pavimenti in mosaico e sale affrescate, come la splendida Sala dei Pappagalli, adornata con dipinti di animali esotici, pappagalli, pavoni e scimmie.

Generalmente le lezioni riprendono i primi di ottobre in tutte le sedi universitarie. Gli allievi frequentano le classi fino alla pausa natalizia, quando arriva il momento di rimettersi sui libri a studiare. Da gennaio a marzo i corridoi tornano a riempirsi, ma questa volta di studenti che aspettano di essere chiamati per sostenere gli esami: inizia la sessione invernale! Spesso i tempi di attesa sono lunghi e snervanti. Se il corso è molto frequentato, per motivi di disorganizzazione, è probabile che gli studenti vengano invitati a ripresentarsi anche dopo una o due settimane. Altri invece potrebbero rischiare di aspettare ore e ore prima che arrivi il loro turno, ritrovandosi accampati nei corridoi dalla mattina fino a sera. L’Università non è “solo rose e fiori”, con il suo alto numero di iscritti e un apparato amministrativo complesso, La Sapienza è anche l’ateneo delle lunghe file in segreteria, del caos tecnico tra prenotazione degli esami, iscrizione ai corsi e così via. Per risolvere tutti questi problemi occorrono molta calma e spirito d’adattamento, per questo motivo La Sapienza è spesso ironicamente chiamata dagli studenti “La Pazienza”! Ed è proprio tanta la pazienza necessaria quando si tornano a riempire le aule, si crea il piano di studi e si dà il via ai corsi.

Anche per noi, la scuola Leonardo da Vinci Roma, settembre preannuncia l’arrivo dell’autunno, una nuova stagione ricca di esperienze ci aspetta. Tra una lezione d’italiano e l’altra, questo è il momento perfetto per andare a sbirciare tra i viali della Città Universitaria. Siete curiosi di vedere con i vostri occhi come si trascorre la vita nel Campus? Tra un’occhiata alla sala dei gessi e un caffè distesi sul prato, anche voi potrete sentirvi studenti universitari per un giorno.

Insegnante: Livia Bianchini

Fonte: https://www.uniroma1.it/it/notizia/la-sapienza-prima-universita-italiana-nel-ranking-arwu-di- shanghai-2024-e-unica-tra-le-top

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