Inaugurato nel 1983 a Palazzo Pitti, e già noto come ‘Galleria del Costume’ è stato il primo museo statale dedicato alla storia della moda, dell’alta sartoria, dell’evoluzione del costume nei secoli.
La collezione nel nuovo Museo, inaugurato a metà luglio del corrente anno, 2024, conta più di 15.000 pezzi, tra abiti, cappelli, scarpe … che illustrano l’evoluzione della moda dal XVIII secolo ai giorni nostri: un ricco allestimento situato nella Palazzina della Meridiana, nell’ala meridionale del Palazzo Pitti.
Oltre ad abiti ed accessori di moda del XVIII secolo sono qui esposti gioielli, bigiotteria, biancheria intima ed abiti di scena in celebri film, opere di teatro e lirica, indossati da star del cinema e dello spettacolo di fama internazionale.
Il biglietto d’ingresso comprende la visita ad altre importanti sale: la Galleria Palatina e gli Appartamenti Reali ed Imperiali che contengono una straordinaria collezione di opere di Raffaello, dipinti di Tiziano, Tintoretto, Caravaggio e Rubens … Nonché il Tesoro dei Granduchi ove è conservato il prezioso ‘Tesoro dei Medici’: vasi, cristalli, collezioni di gioielli.
Per chi si trovi a Firenze UNA VISITA DA NON PERDERE!!!
Ed ora un po' di storia e perché Il Museo della moda ha sede in Palazzo Pitti
73 anni fa nasceva il Made in Italy con la prima sfilata di moda.
Il 12 febbraio 1951 a Villa Torrigiani, a Firenze, Giovanni Battista Giorgini presentava la prima sfilata di moda con 10 marchi italiani che diedero vita al concetto di Made in Italy.
L'aristocratico italiano e abile imprenditore soprannominato da tutti con l'abbreviativo ‘Bista’, aveva percepito l'interesse e la sensibilità di atelier italiani che decise di riunire con un evento unico che ospitava la stampa, buyer ed esperti del settore, tra i quali le sorelle Fontana ed Emilio Pucci.
La ‘First Italian High Fashion Show’ mise così fine all’incontrastata supremazia dell’imperante moda francese.
Nasce qui la moda, qui vengono prodotti i tessuti più pregiati d’Europa, qui si definisce lo stile nell’arte, nell’architettura e nell’estetica.
Il grande successo ottenuto da ‘Bista’ stimolò il sindaco di allora ad offrire per le prossime sfilate la saletta bianca, o sala da ballo, di Palazzo Pitti che avrebbe più agevolmente potuto ospitare i numerosi buyers.
Ed ecco perché oggi, se pur le sfilate fiorentine avvengono in altra sede, Fortezza da Basso, conservano il nome Pitti: ‘Pitti uomo’, ‘Pitti filati’ , ‘Pitti bimbo’.
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