Ogni città ha un piatto che si distingue dagli altri. Una specialità culinaria o addirittura una bevanda.
L’articolo parlerà indubbiamente di un’eccellenza italiana: l’uva. In passato era considerata come un potente antidoto contro lo stress e le ansie. Simbolo dell’autunno e del dio Bacco.. basti pensare al dipinto di Caravaggio che si trova al Museo degli Uffizi.
La Toscana è famosa per un prodotto derivante dall’uva.. ebbene sì, avete indovinato. Si parla del vino rosso, ma non di un qualsiasi vino rosso. Parliamo del Vino Chianti.
Il Chianti non è solo un vino, bensì anche una zona ricca di fascino e soprattutto di gusto, che si trova fra la città di Firenze e quella di Siena. Riconoscibile perché immersa nella natura ed è costellata di cipressi, piena di borghi dove il tempo si è fermato. Una tradizione creativa da quasi un secolo rende questa zona piacevole da visitare, rilassante in cui è possibile dedicarsi ai piaceri della tavola.
Adesso che l’autunno è arrivato non ci resta altro che riscaldarci con un buon calice di Chianti Classico, un vino rosso prodotto in una zona ben specifica dell’area del Chianti, si estende su 71000 ettari.
Questo vino viene celebrato dagli abitanti di queste zone (e non solo) in questo periodo dell’anno. Vorrei prendere come esempio un bellissimo, e piccolo borgo, chiamato Impruneta. Domenica 1 Ottobre 2023 si terrà la 97ª edizione della Festa dell’Uva. Questa antica rievocazione da quasi un secolo anima il borgo toscano fin dall'estate riportandolo indietro nel tempo. La tradizione folcloristica della zona vuole che i Rioni della cittadina si sfidino in varie gare, sfilate, cercando di promuovere nel miglior modo possibile l’agricoltura, punto forza dell’economia nei paesi nella provincia di Firenze. Una grande festa ricca di spettacoli, esibizioni musicali. Non c’è dubbio che è uno dei momenti più importanti della Festa dell’uva.
In Toscana, questa festa è la più antica e richiama migliaia di persone nel cuore del paese. E qualcosa di diverso rispetto al Palio di Siena. È una sfida tra quartieri in cui ognuno di loro mette in moto la propria creatività. Ogni anno una giuria giudica e premia le loro fatiche secondo un ordine di merito che sembra essere equo.
“Il carattere di un popolo diviso in quattro sottopopoli, con leggi proprie e pensieri liberi, [...] fanno del mio paese la più grande e intelligente Repubblica dell'Uva del mondo” - diceva lo scrittore e giornalista imprunetino Leandro Giani negli anni ‘50.
Speriamo che almeno una volta possiate partecipare a questo evento! Ne varrà sicuramente la pena, anche solo per far parte dello spirito di questa tradizione.
Scuola Leonardo da Vinci Florence
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