Che cos’hanno il comune il tiramisù e lo zabaione e perché mangiarli a San Valentino?

Che cos’hanno il comune il tiramisù e lo zabaione e perché mangiarli a San Valentino?

Oltre ad essere due deliziosi dolci al cucchiaio, facili da realizzare perché a base di ingredienti poveri come uova e zucchero, pare che il veneto tiramisù e il piemontese zabaione condividano il fatto di essere stati considerati a lungo come cibi afrodisiaci.

Secondo la leggenda il tiramisù sarebbe stato inventato nella seconda metà del Settecento da una maitresse di una casa di piacere sita nel centro storico di Treviso. La signora, padrona del bordello, avrebbe ideato questo dolce afrodisiaco per “rinvigorire” i suoi clienti e risollevargli il morale al momento del loro rientro a casa. Il nome del dolce, infatti significa letteralmente “sollevami” e deriverebbe dal dialetto trevigiano “tireme su”. Sembra che la maitresse offrisse questo dolce ai suoi clienti dicendo loro “desso ve tiro su mi”. Ovviamente il dolce divenne presto famoso e s’impose in tutte le locande e le pasticcerie del luogo. Nella seconda metà del ‘900, persa un po’ la sua reputazione pruriginosa, nelle campagne trevigiane il tiramisù veniva considerato al pari di una medicina ricostituente: veniva, infatti, offerto  ai novelli sposi, alle donne puerpere, ai bambini e alle persone in stato di debolezza. In questa forma si narra che il tiramisù venisse anche offerto dai pasticceri torinesi al conte Camillo Benso Conte di Cavour, per ristorarlo dalle fatiche e dallo lo stress che gli procurava la sua attività politica di unificazione dell’Italia.

Afrodisiaco naturale sarebbe anche il torinesissimo zabaione. Noto anche come zabajone o zabaglione, è una crema dolce e spumosa a base di tuorli d’uova, zucchero e marsala. Secondo la leggenda, agli albori del XVI, operava a  Torino il frate francescano spagnolo Pasquale de Baylon. Pare che il monaco fosse piuttosto famoso fra le dame torinesi dell’epoca per aver inventato una crema all'uovo dalla capacità di “risvegliare anche i mariti più addormentati”. Il successo di questo rinvigorente naturale e domestico fu tale che le signore torinesi iniziarono a tramandarsene la ricetta di madre in figlia e, ben presto, questa uscì dai confini del regno sabaudo e si diffuse in tutta Italia. Il termine dialettale sambajon, da cui viene il nome dello zabaione, deriverebbe proprio dal nome del frate, che fu addirittura santificato come San Baylon. Oltre a fregiarsi del titolo di inventore di questa delizia, il frate fu nominato protettore di tutti i cuochi del mondo nel 1722. Ancora oggi a Torino, il 17 maggio, l'Associazione dei Cuochi si raduna presso la chiesa di San Tommaso, dove il frate prestò i suoi servigi, per onorarne il ricordo.  

Indipendentemente dalla loro origine leggendaria, tiramisù e zabaione sono indubbiamente molto amati dagli italiani, anche per il costo contenuto e la facilità della loro realizzazione. 

Nel caso in cui in occasione di san Valentino, informati delle speciali proprietà di questi dolci, voleste cimentarvi nella loro preparazione, qui trovate le ricette:

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